domenica 24 maggio 2009

L'aria sporca di Reykjavik

Qualche giorno fa è arrivata la notizia che l'aria di Reykjavik è sporca. Almeno così ci è stato riferito dai nostri padroni di casa durante la chiacchierata durante un pranzo. Sembra che il forte vento proveniente dall'Europa abbia importato, oltre a prodotti finanziari tossici, anche una buona dose di smog. Ero davvero curioso di sentirla col mio naso e i miei polmoni la sacca di aria sporca che avrebbe insozzato quella che ricordava come una delle capitali più vivibili del globo. Quando venerdì scorso abbiamo approfittato del nostro giorno libero per andare a rinnovare il permesso di soggiorno di Janis ho avuto la conferma di quello che pensavo: il concetto islandese di smog è lontano anni luce da quello italiano. Certo, rispetto al nostro fiordo l'aria di Reykjavik è sporca. La tangenziale in ora di punta è affollata, nel porto si sente odore di porto e qualche fabbrica c'è (in realtà ce n'è una anche vicino a noi...una fabbrica di alluminio che deturpa l'intero fiordo, tranne le nostre finestre che la coprono grazie a una sporgenza di roccia che pare studiata ad hoc). Ma se questo è smog, la IES è l'impatto KT che ha causato l'estinzione dei dinosauri! Questo relativismo non so come interpretarlo: da un certo punto di vista mi tranquilizza. Gli islandesi sono talmente abituati all'aria pulita che basta poco per irritarli. Ma temo che l'effetto possa essere anche l'inverso: sono talmente abituati all'aria pulita che potrebbero finire col darla per scontato. Anche se in Italia non se ne parla (anzi, se provi a farlo come feci una volta io in un newsgroup quando iniziò la crisi finanziaria islandese ti prendono per paranoico), il patrimonio naturale di quest'isola è in pericolo. La disocuppazione è in aumento costante (eravamo allo 0,3% l'anno scorso, quasi piena occupazione), ora siamo al 10 dopo aver toccato il 12. Qui mi dicono che tanta gente ha problemi a pagare i propri debiti perchè ha contratto mutui in euro, ma alla fine del mese incassa corone. Chi ha investito in borsa, ha perso tutto o quasi. Vai a Reykjavik e vedi facce sorridenti, ma probabilmente il problema della perdita di benessere c'e' e la tentazione di provare uno sviluppo industriale che permetta una risalita dell'economia in tempi brevi è più che un'ipotesi. A breve si comincerà a cercare il petrolio in mare, nella parte NOrd-Est, non tanto distante dove venne costruita la diga della discordia (chi non sa di cosa sto parlando http://savingiceland.puscii.nl/?language=it ). Il progetto di ampliare la produzione d'alluminio è attivo da tempo, così come la costruzione di altre dighe (appaltate a Impregilo, perchè noi italiani, si sa, se c'è da deturpare non vogliamo essere secondi a nessuno). Non so se il cambio di vento politico sarà sufficiente per tenere conto della questione ambientale (anche se il partito ambientalista è uscito molto rinforzato da queste elezioni...ma per quanto? E poi...saranno ambientalisti seri o come i nostri???). E in più c'è la questione conquista del Polo, con la Russia di Put-in (nel cul), in affari con esponenti del vecchio governo, e che da tempo ha messo gli occhi sull'Islanda...c'era un progetto di una raffineria nei Fiordi Occidentali, ma onestamente non ho altre notizie al riguardo...Insomma, per quel poco che ne so e ne ho capito, la natura selvaggia per cui oggi l'Islanda è famosa, quella natura di cui io e Janis siamo innamorati è tutt'altro che scontata. Il cambiamento non sarà certo in un anno o due, ma se in Italia è bastato mezzo secolo per deturpare tutto il deturpabile, io ammetto che un po' di preoccupazione la provo. Ora però spengo il pc ed esco fuori a respirare....Buon week end a tutti!

sabato 16 maggio 2009

Due mesi dopo...Islanda!

Eccoci qua, due mesi dopo, come le sovraimpressioni in un film dopo un salto temporale. Da Bluff, la località a forma di cesso del nostro ultimo post, all'Islanda sembra sia passato un secolo...un bel passo in avanti rispetto ai tempi in cui giorni, settimane, mesi, addirittura anni si cavalcavano a vicenda, sovrapponendosi in un formicaio di incombenze. Da quanto lavori lì? 5 anni??? Ma sembra ieri!!! Quanto si è fatta grande tua nipote...7 anni???? Non ci posso credere! Toccare con mano la relatività del tempo è come mangiarsi un cono gelato...se lo fai partendo dal fondo arrivi a un punto che il gelato ti cola sul naso ed è più difficile gustarselo. Invece se cominci dal lato giusto è tutta un'altra cosa...Filosofia da due soldi a parte, siamo finalmente alla tappa più lunga (quanto? Non lo sappiamo ancora...) del nostro viaggio. Siamo a Kjos. Janis lavora full-time, io per il momento solo qualche ora al giorno in cambio di vitto e alloggio. In pratica, faccio poco più di niente. Questo poco più di niente finora consiste in azioni apparentemente banali, come spalare merda nella stalla, spostare fieno con una carriola e segare rami...tutte cose per cui non serve certo ingegno, ma solo un po' di attenzione e buon senso (un po' come quando si va a votare...ma questa è un'altra storia...). Credo che per il momento non mungerò nessuna mucca...sono già in 4 in grado di farlo (oltre a noi ci sono Dora e Kitty, i due proprietari della fattoria e Armin, un ragazzo tedesco che lavora sodo, ma è talmente silenzioso che quasi quasi lo farei Presidente del Consiglio in Italia...) e non sembrano molto propensi a insegnarmi. Dora su questo argomento si è limitata a dire "vedremo"...Nel frattempo sto imparando ad apprezzare le sue doti di cuoca...non solo è brava, ma ha pure i miei stessi gusti...poca carne, tanta verdura e legumi a volontà. In pratica un ristorante perenne...con inclusa la colazione a base di latte fresco, yogurt biologico, marmellata fatta in casa e biscotti che Dora ha comprato perchè, dopo quasi 6 mesi, si ricordava che a Janis piacciono...Insomma, per il momento stiamo molto bene....si era capito????

sabato 21 marzo 2009

Bluff & Steward Island

Che differenza c e fra Bluff e la tazza del cesso? Che nella tazza del cesso puoi tirare l acqua....Dopo aver decantato la bellezza di tanti posti, devo dire che Bluff, il punto piu a Sud dell isola del Sud fa davvero schifo. Una fabbrica di alluminio sovrasta il paesaggio marino e vecchi capannoni abbandonati al loro destino fanno da contorno. Fa schifo anche il lodge e la connessione lenta e cosi lenta che il sito della tin va in timeout e non riesco neppure a leggere la posta. Per fortuna domattina prendiamo il ferry e andiamo a Stewart Island, a caccia (metaforicamente parlando naturalmente....) di kiwi.
Per il cultore della strada...da Queenstown siamo andati a Te Anau, Miltford Sound, ancora Te Anau e, seguendo la strada panoramica fino a Sud, siamo arrivati a Bluff.

martedì 17 marzo 2009

Queenstown

Siamo vivi...e a Queenstown...per un po siamo spariti da internet perche doveva prenotare alcune cose per l ultima perte del viaggio in Australia e il poco tempo che avevamo a disposizione sulla rete lo dedicavamo a questo (mi scuso con chi ha spedito mail e non ha ricevuto risposte). Che dire? Se l'ISola del Nord è bella, quella del Sud è spettacolare. Quello che piu' colpisce e' quanto tutto cambi nel giro di poche decine di chilometri...dal fiordo al paesaggio alpino, dalla quiete del lago alle onde piu selvagge passando per l impetuosita' di fiumi imprigionati fra i canyon. E per chilometri e chilometri c e' solo natura incontaminata con qualche paesucolo sparso qua e là. Considerando che si dorme con in media 10 euro a testa per notte, comincio a capire perche' dopo 3 mesi il governo neozelandese ti butta fuori....
Per chi segue la strada, siamo partiti da Picton...qui abbiamo fatto un'escursione in barca nei fiordi e siamo scesi a nord-est verso Kaikorua, nel North Canterbury. Poi siamo tornati verso Nord-Ovest a Nelson, siamo andati a Motueka, al Tasman National Park e siamo saliti a Farewell Spitz, a nord di Tataka. Siamo ripartiti verso Saint-Arnaud, nel Nelson Lake National Park e ci siamo diretti a Westport. Da li a Nord verso Kakamera (o qualcosa del genere), siamo scesi fino a Franz Josef e FoX Glacier, poi Haalst e infine QUeenstown. DOve siamo ora. Baci a tutti
GAbriele

mercoledì 25 febbraio 2009

Tongario the best!!

Ciao a tutti..eccoci qua ...
Il Tongariro e' davvero un posto magico, dalla bellezza sconvolgente!
Faticoso , molto faticoso per chi come noi e' abituato a nn camminare col un disvilvello di 700 / 800 metri per 20 km..pero' una volta lassu..bhe che dire nn ci sono parole per descrivere le sensazioni...
credo che la lucentezza di quei laghi color smerlado incastonati come pietre tra quelle terre fumose me li ricodero' per il resto della mia vita..per nn parlare poi del Monte Fato...
Maestoso, imponente...onnipresente ...
e poi i crateri rosso fuoco ....e le vallate brulle dalle quali saliva il vapore...
Sembrava di essere in un posto "infernale" dalla bellezza sconvolgente!
a chinque venga voglia di venire in questa terra incantata ..consiglio a tutti di fare questa straordinaria passeggiata!!!!
davvero unica!
passo e chiudo
janis

Tongariro non è Folgaria....

Un post un po’ lungo, visto che non aggiorniamo il blog da un po’….cominciamo con le cose più antipatiche: a Rotorua ci hanno fregato una SDCard dalla macchina fotografica che di solito usa Janis. Se l’è dimenticata in stanza in ostello quando siamo andati al museo cittadino e il giorno dopo si è accorta che lo slot della scheda era vuota. I nostri sospetti cadono su un tipo strano che è arrivato in ostello al mattino, con in mano una sacca piena di mazze di golf in un giorno che diluviava come ai tempi di Noè e una valigetta che, una volta aperta, conteneva un libro intitolato “I passi di Cristo” e due coltelli lunghi come il mio braccio. Se anche non è stato lui, è comunque il probabile responsabile indiretto visto che aveva la bruttissima abitudine di uscire dalla stanza e lasciare la porta spalancata…Per il resto gli altri compagni di stanza erano una ragazza spagnola che era con noi al museo, un altro spagnolo con cui avevamo fatto amicizia e non ci sembrava davvero il tipo che ruba le schede altrui e un tizio dai tratti indiani che dormiva con l’orsacchiotto e spariva al mattino presto e tornava di solito alla sera…Per fortuna la sera prima del furto avevo scaricato sul pc le foto e il danno è minimo…Due giorni dopo a Tuapo abbiamo invece avuto un piccolo incidente con l’auto in un parcheggio…guidatrice Maori, non e’ assicurata e la polizia interviene solo in caso di feriti…il danno è piccolo, ma mi sa che c’è da cambiare il paraurti…noi abbiamo nettamente ragione, ma e’ la nostra parola contro la sua…se lei ammette la colpa con la nostra assicurazione deve pagare in prima persona…onestamente dubito che accadrà…abbiamo una franchigia e temo che ci toccherà pagarla (alla domanda che sicuramente qualcuno farà “perché non hai fatto la Kasco”, la risposta è che con 54 giorni di noleggio il costo era oltre la metà della franchigia). Veniamo alle cose positive…oggi abbiamo fatto quella che viene definita la passeggiata di un giorno più bella della Nuova Zelanda: il Tongariro Crossing. E’ un percorso di 19,4 km che si snoda intorno ai monti Ngauruhoe e Tongariro, in pratica il monte Fato…Si parte con un tratto abbastanza piano alle pendici del vulcano, per poi salire attorno a due dei crateri che compongono il Tongariro, con una splendida vista del Ngauruhoe. Passati i due crateri (di cui uno attivo…), ti trovi davanti a una serie di laghetti creatisi in conseguenza di vecchie eruzioni e, poco più avanti, un terzo lago più ampio dello stessa origine. In questo punto non sai davvero decidere da che parti girarti tanto il paesaggio è bello: da una parte i laghi, dall’altra i crateri, dall’altra la vallata da “Signore degli anelli”…davvero splendido, a livello della migliore Islanda. Scendendo si incontrano qualche hot springs prima di concludere in un sentiero di 3 km nella foresta. Una discreta sfacchinata, soprattutto per chi, come noi, non è molto allenato, ma fattibile in circa 8 ore di cammino. In pratica una giornata di lavoro…ma qui il tempo è davvero speso bene, di certo fra le migliori 8 ore spese nella mia vita…In precedenza eravamo stati, come detto, a Tuapo a vedere i Craters of the moon (crateri vulcanici che emettono vapori…carino, ma niente di piu’, e una cascata piuttosto anonima) e alle cave di Waitomo, a vedere i glow worms. In pratica sono delle larve che vivono in queste caverne e, a contatto col buio, si illuminano come delle lucciole trasformando la roccia in un ricamo di stelle…assolutamente da provare! Prima ancora eravamo a Rotorua, a vedere il più grosso geyser della Nuova Zelanda, un po' deludente rispetto a quello che vedemmo in Islanda. Per Giuseppe: sì, la strada di Cape Renga è quella che porta sulla punta sperduta in cima alla Nuova Zelanda, dove il Mare di Tasmania e l’Oceano si incontrano. Non so bene cosa faremo domani: dobbiamo andare verso Wellington per imbarcarci per il Sud con l’inizio di marzo. Ieri sera un ragazzo olandese mi ha detto che al venerdì ci sono spesso partite di rugby….mi tenta…c’e’ solo da convincere la Principessa Koala che ora è già collassata dai 20 km di passeggiata. Un tempo si addormentava come un sasso dopo gli straordinari alla Frati…almeno per un po’ la vita può davvero cambiare. Basta crederci.

Ps: ci eravamo ripromessi di creare un album con gli highlights fotografici dal nostro arrivo in New Zealand, ma siamo troppo stanchi. Su http://picasaweb.google.it/HanssSquonk/ ci sono però le foto della passeggiata di oggi.

mercoledì 18 febbraio 2009

Pellegrinaggio....

Siamo a Auckland e il tempo (nel senso di time) e tiranno...fra 6 minuti la connessione cadra'...Quindi saro' telegrafico...oggi abbiamo visto il museo della cultura Maori ed e stato molto piu interessante di Waitangi...ma, soprattutto, ieri e cominciato il pellegrinaggio sui set cinematografici...siamo stati a Karekare (o qualcosa del genere), la spiaggia su cui Jane Campion ha girato Lezioni di Piano. Domani siamo diretti a Hobbitland...non e chiaro se puoi andare da solo nel villaggio o devi pagare un giro organizzato (in questo caso di attaccano...ma tanto passare non costa nulla perche siamo sulla strada). Dopo andremo finalmente a Rotorua. Per chi guarda le nostre strade su streetview, volevo dire che nei giorni scorsi siamo stati a Cape Renga, il CapoNord della Nuova Zelanda, e poi nella Kauri Forest, prima di andare appunto a Karekare e poi Auckland.
Buonanotte a tutti
Gabriele

martedì 17 febbraio 2009

back to auckland

eccoci di nuovo ad auckland...
dopo la spiaggia di karekare dove jane champion ha girato lezioni di piano ...la citta' mi sembrera' ...nient altro che una grossa citta'....
voglio tornare a karekare...!!!!!!!
dove i surfisti cavalcano le onde fino al tramonto !!!

venerdì 13 febbraio 2009

Il trattato di Waitangi

Io conosco un tizio che spesso fa accordi con altre persone. In questi accordi, ci sono interessi discordanti che, a sentire lui, trovano la giusta sintesi. Questo tizio utilizza con estrema abilita' le piu' sottili tecniche interpretative: in pratica lascia tutto il piu possibile nel vago riservandosi il diritto di interpretare a proprio vantaggio ogni piu' dettaglio non del tutto messo a fuoco. E quando cio' non basta, non esita ad aggiugere unilateralmente postille, magari in matita e sul retro del foglio. Ecco, questo tizio, e' un perfetto discendente del trattato di Waitangi. Per chi non lo sapesse, questo trattato fu firmato il 6 febbraio 1840 fra la Corona Inglese e le tribu' Maori, che cedevano la propria sovranita' sul territorio neozelandese alla Corona inglese, ricevendo in cambio diritti e doveri di ogni buon cittadino inglese. Il problema e' che nessuno spiego' bene ai Maori che cacchio significasse cedere la sovranita'...e qui mi fermo. Per chi interessa l'argomento basta una ricerca con google. Cmque ieri mattina siamo andati a vedere i luoghi dove fu firmato il trattato e dove nel 1940 fu festeggiato, con grosso sfarzo, il centenario. Secondo la PravdaPlanet e' una visita obbligata...per me e' stata una chiavica totale. In pratica si pagano 20 dollari di ingresso per vedere qualche quadro di personaggi storici di cui ho gia' dimenticato il nome, camminare in una effettivamente bella foresta, ma per circa 5 minuti e vedere una effettivamente interessante canoa da guerra maori. ah...ci sono poi due edifici dove soggiornarono le delegazioni inglesi e maori che diedero vita ai festeggiamenti del centenario (con tanto di storia del grande benefattore inglese che era un tempo proprietario di queste terre (naturalmente nessuno si chiede a chi le abbia portate via...) e che nel 1932 le dono' alla nazione), un negozio di souvenir e una targa che ricorda la data del trattato con tanto di tre bandiere: inglese, neozelandese e, immagino, Maori. ah...c e anche un piccolissimo teatro dove e possibile assistere a degli spettacoli di cultura Maori (a pagamento). Noi abbiamo scelto uno spettacolo di danza e musica. Ecco..immaginate una situazione paradossale di questo tipo: domani arrivano i marziani. Decidono che a loro interessa il pianeta Terra e, dopo lunghi conflitti, firmano un bel trattato con tanto di postille interpretative. Alla fine si impossessano del pianeta e il nostro ruolo diventa quello di metterci la parrucca in testa e cantare il rock'n'roll per una platea di coglioni di Venere o Giove che ci guardano come dei fenomeni da baracconi. Non sarebbe triste???
Dopo alcune notevoli spiagge, abbiamo pernottato in una fattoria a Broadwood, vicino alla costa nord-occidentale, dove siamo tuttora. Oggi ci siamo rilassati: abbiamo fatto una passeggiata di circa un'ora fra le colline abbastanza simili al Trentino Alto Adige e abbiamo chiaccherato con i proprietari della fattoria. Il mio inglese continua a fare schifo, ma pazienza....

mercoledì 11 febbraio 2009

La terra dalle lunghe nuvole bianche

La Nuova Zelanda è davvero la terra dalle lunghe nuvole bianche, come la chiamavano i Maori. Dopo il tramonto, si muovevano nel cielo come segnali di fumo, sfiorando la luna piena senza coprirla mai. Il clima non è eccezionale: c’è umido e oggi sole e pioggia si sono alternati più volte, anche a distanza di pochi minuti, ma alla sera l’aria ti entra nella pelle come un coltello. E’ la nostra ultima notte nella fattoria: può sembrare banale come definizione, ma Evan e Ada sono davvero due persone eccezionali. Anche se capisco poco quando parlano, trasmettono armonia e ti trattano con una gentilezza al limite dell’affetto. Lui è davvero un personaggio bizzarro: ingegnere di professione e diplomato in studi biblici (come lei) a un certo punto si è stufato del lavoro in ufficio e si è messo a fare il fattore. Fra ieri e oggi l’abbiamo visto al lavoro nella costruzione di un piccolo ponte e alla fine ho pensato a quella vecchia battuta di John Travolta in Pulp Fiction quando dà la mano a Harvey Keitel e dice: sig. Wolf, è stato davvero un piacere vederla al lavoro. Dicevo…domani partiamo. Andiamo verso Bay of Island. Che non è un posto, come sembra dire la PravdaPlanet, ma una zona (una baia, appunto…). Per un po’ abbiamo due compagne di viaggio: Megane e Rafaela, le altre due ragazze che lavorano in fattoria. Le portiamo fino al loro autobus per Cape Reinga, sull’estremo Nord. Di loro parlerò un'altra volta, perché sono mezzanotte e mezza e ho sonno…buonanotte a tutti.
Dimenticavo…. al solito indirizzo http://picasaweb.google.it/HanssSquonk/ ci sono tutte le foto dell’Australia e le prime foto della Nuova Zelanda

lunedì 9 febbraio 2009

Arches Farm Whangerai New Zealand

Sono le 12.25 a.m, e ci stiamo rilassando su un bellissino divano con vista monti, valli e mare all orizzonte.
Data la pioggia oggi nn abbiamo lavorato fuori, cosi ci siamo offerti di preparare il pranzo ..(riso freddo a volonta).
Ieri abbiamo lavorato nella foresta e il nostro compito era quello di estirpare un certo tipo di fiore tossico per le mucche, eravamo sommersi da felci giganti, alberi giganteschi....e il rumore della foresta era incredibile...
gli alberi parlavano...ebbene si...il vento muoveva le migliaia di foglie e felici giganti tanto da formare un cicalio continuo attorno a noi...incredibile..a un certo punto mi sono sdraita su un tronco di albero morto e sono stata ad osservare i pezzi di cielo che si intravedevano attraverso gli alberi incrociati tra di loro...
tutto attorno ..solo la foresta viva e noi due...
mi sono sentita un puntino e nn sarei piu uscita anche se dopo due ore di estirpaggio eravamo un po stanchi..
L altro giorno invece abbiamo scavato una fossa lunga circa 4 metri profonda 25 cm e larga 30 cm...sotto il sole bollente...
E' stato faticoso ...serviva per una specie di drenaggio..infatti in quel buco andavano messe delle pietre in modo da formare un ponte...
Mmh..forse nn sono stata chiara ma...e' stata dura..parecchio...!!!
Il clima qui e' umido e sub tropicale...al contrario di quello della australia che e' bollente e arido.
La vegetazione e' incredibilmente rigogliosa e montana...assomiglia a un Islanda con gli alberi e enormi ombrelli di felci che sembrano palme!
Ieri siamo stati ad una spiaggia Ocean Beach....il mare era molto mosso ma i surfisti imperterriti continuavano a cercare la loro onda perfetta....
Un po' di foschia nascondeva le montagne cicostanti ...e tutto aveva un aria mistica ma allo stesso tempo "rough"...nn riesco a trovare il termone esatto in italiano ..forse tempestoso e aspro...
Bhe...incredibilmente vivo e affascinante..
Ok ragazzi vi devo salutare ....

domenica 8 febbraio 2009

Nuova Zelanda

A chi capita di viaggiare in luoghi con paesaggi differenti da quelli nostrani probabilmente sa che una delle sensazioni più piacevoli è il senso di familiarità per un mondo fino a ieri sconosciuto che lentamente affiora. E' quello che è accaduto a me nei primi tre giorni qui. La Nuova Zelanda non è l'Australia. E' molto più lontana di quello che molti europei pensano (tre ore e mezza di volo da Melbourne, più o meno lo stesso tempo per un Milano-Reykjavik, per intenderci) e, soprattutto, molto piu' verde. Mentre guidavamo verso la fattoria dove ci troviamo ora, a poco piu' di 150 km a Nord di Auckland, cercavamo un confronto con altri luoghi. Il paesaggio è simile alle Alpi Trentine, se non fosse per l'Oceano che spesso fa capolino all'orizzonte e per le felci che richiamano invece quel clima sub-tropicale che si legge nelle guide. Rispetto all'Australia non ha animali pericolosi, a parte un paio di ragni velenosi (importati dai vicini...) piuttosto rari e questo quando si cammina nella foresta è onestamente tranquilizzante. Fino a dopodomani siamo fermi in questa fattoria, con attorno un bosco che sembra non finire mai e un orizzonte a strati...alberi, montagne, acqua. Poi partiamo verso Bays of Islands, a caccia di spiriti Maori. Qui finalmente abbiamo internet gratis. Forse stavolta le foto le postiamo davvero.....

sabato 31 gennaio 2009

Victoria burns!

La principessa Koala ha capito che avevo ragione io (capita spesso...): a Melbourne non faceva poi cosi` caldo...nel Grampians National Park faceva caldo...47 gradi centigradi a mezzodi` e 39 al tramonto....ad Adelaide oggi fa caldo (40 gradi, in diminuzione rispetto ai 45 di qualche giorno fa...). Quello di Melbourne era solo un caldo da miscelatore della doccia non proprio settato correttamente...il caldo vero, quello dell`entroterra dove gli uomini sono uomini e perfino le pecore nervose, e` il costante vento sulla faccia alla temperatura modello pizzaiolo davanti al forno a legna. Alla fine abbiamo cosi` deciso di ritornare verso la costa, a caccia di pinguini a Granite Island, vicino a Victor Harbour. Presto la foto dell`esemplare immortalato al tramonto...Per il momento saluti a tutti da Adelaide. Il tempo in biblioteca sta anche stavolta per scadere.

mercoledì 28 gennaio 2009

in sintesi...

Sono alla biblioteca di Robe, una graziosa cittadina sulla costa del South Australia. Dico sono perchè la Principessa Koala si sta già calando nella parte della reincarnata in una palla di pelo e sta dormendo sotto la pianta da ben oltre un'ora. Sono successe parecchie cose interessanti in questi giorni: dall'incontro con un serpente ai canguri, a un'isola con un insolito spettacolo notturno di uccelli in volo a una notte senza luce elettrica in un resort in pieno bush...ma purtroppo qui stanno per chiudere e io devo fare altrettanto. Il tempo a mia disposizione ho preferito impiegarlo per mettere qualche foto qui:

http://picasaweb.google.com/HanssSquonk

Per i dettagli sugli ultimi giorni trascorsi, al prossimo collegamento....

domenica 25 gennaio 2009

koala!

Siamo partiti pensando che il primo animale esotico che avremmo visto sarebbe stato il canguro. Dicono siano ovunque, per il momento li abbiamo visti solo sui cartelli stradali...invece stamattina siamo andati a Kennet River (manco segnata sulla Pravda Planet, sempre piu' deludente...grazie alla coppia di inglese con cui abbiamo fatto colazione stamattina!) dove c'e' una passeggiata da pensionati rinomata per offrire ottime possibilita' di incontrare qualche koala. Saremmo gia' stati contenti di vederne un paio, ne abbiamo visti una ventina....che dire? Dormono 19 ore al giorno e si muovono da un albero all'altro alla velocita' di Passoni solo per mangiare e riprodursi...la Janis ha sentenziato che reincarnarsi in uno di loro non sarebbe un brutto affare....E questo la dice lunga sul nostro stato d'animo e sulla chiarezza dei nostri (o suoi???) obbiettivi futuri....Tornati verso Apollo Bay abbiamo proseguito per Lake Elizabeth, un laghetto in mezzo alla foresta dove, si dice, viva una colonia di ornitorinchi. Si dice perche' non ne abbiamo visto neppure l'ombra...stando a quanto scritto sulla PravdaPlanet escono al tramonto ed e' quello che ci ha fregato...niente ornitorinchi, quindi, ma una bella passeggiata nel bosco fra eucalipti e felci. Felci enormi, simili a ombrelloni da spiaggia. La giornata si e' conclusa con una passeggiata sulla spiaggia, a chiedersi ancora una volta come fanno gli australiani a gettarsi in mare con quelle onde...solo a stare con i piedi sul bagnasciuga il riflusso pare un tentacolo pronto a trascinarti al largo....Finora due sole note stonate: ho perso il mio cappellino con i puffin made in Iceland e la Dokic continua a vincere...ha la faccia cosi' simpatica quando gioca che se si presentasse alle elezioni in Italia rischierebbe di vincere....

sabato 24 gennaio 2009

Primi giorni....

Sta per iniziare la terza notte in Australia. Finora non abbiamo di che lamentarci. Il viaggio con la Colesterolo Airlines e' filato liscio. Qualche turbolenza, ma la quantita di cibo ingurgitata nelle 22 ore di volo le ha rese quasi impercettibili. Melbourne carina per essere una metropoli del Nuovo Mondo, ma non siamo partiti con troppi rimpianti. Janis si stava sciogliendo a causa dei 30 gradi, ma solo perche', nonostante i miei insegnamenti, non ha ancora capito che il caldo e' prima di tutto una questione mentale....Stamattina abbiamo noleggiato l'auto...fan culo alla guida a sinistra e soprattutto alla freccia sul lato destro del volante...ho attivato i tergicristalli almeno una dozzina di volte. La Great Ocean Road e' bella almeno quanto scrivono sulle guide, anche se il passeggero (anzi, la passeggera) se l e' potuta godere un po' piu' dell'autista...domanda: ma di cosa sono fatte le mute dei surfisti? Di carboni ardenti? A noi per non maledire il vento sono servite due maglie e una felpa...Appena possibile un post piu dettagliato e le prime foto...