mercoledì 25 febbraio 2009

Tongario the best!!

Ciao a tutti..eccoci qua ...
Il Tongariro e' davvero un posto magico, dalla bellezza sconvolgente!
Faticoso , molto faticoso per chi come noi e' abituato a nn camminare col un disvilvello di 700 / 800 metri per 20 km..pero' una volta lassu..bhe che dire nn ci sono parole per descrivere le sensazioni...
credo che la lucentezza di quei laghi color smerlado incastonati come pietre tra quelle terre fumose me li ricodero' per il resto della mia vita..per nn parlare poi del Monte Fato...
Maestoso, imponente...onnipresente ...
e poi i crateri rosso fuoco ....e le vallate brulle dalle quali saliva il vapore...
Sembrava di essere in un posto "infernale" dalla bellezza sconvolgente!
a chinque venga voglia di venire in questa terra incantata ..consiglio a tutti di fare questa straordinaria passeggiata!!!!
davvero unica!
passo e chiudo
janis

Tongariro non è Folgaria....

Un post un po’ lungo, visto che non aggiorniamo il blog da un po’….cominciamo con le cose più antipatiche: a Rotorua ci hanno fregato una SDCard dalla macchina fotografica che di solito usa Janis. Se l’è dimenticata in stanza in ostello quando siamo andati al museo cittadino e il giorno dopo si è accorta che lo slot della scheda era vuota. I nostri sospetti cadono su un tipo strano che è arrivato in ostello al mattino, con in mano una sacca piena di mazze di golf in un giorno che diluviava come ai tempi di Noè e una valigetta che, una volta aperta, conteneva un libro intitolato “I passi di Cristo” e due coltelli lunghi come il mio braccio. Se anche non è stato lui, è comunque il probabile responsabile indiretto visto che aveva la bruttissima abitudine di uscire dalla stanza e lasciare la porta spalancata…Per il resto gli altri compagni di stanza erano una ragazza spagnola che era con noi al museo, un altro spagnolo con cui avevamo fatto amicizia e non ci sembrava davvero il tipo che ruba le schede altrui e un tizio dai tratti indiani che dormiva con l’orsacchiotto e spariva al mattino presto e tornava di solito alla sera…Per fortuna la sera prima del furto avevo scaricato sul pc le foto e il danno è minimo…Due giorni dopo a Tuapo abbiamo invece avuto un piccolo incidente con l’auto in un parcheggio…guidatrice Maori, non e’ assicurata e la polizia interviene solo in caso di feriti…il danno è piccolo, ma mi sa che c’è da cambiare il paraurti…noi abbiamo nettamente ragione, ma e’ la nostra parola contro la sua…se lei ammette la colpa con la nostra assicurazione deve pagare in prima persona…onestamente dubito che accadrà…abbiamo una franchigia e temo che ci toccherà pagarla (alla domanda che sicuramente qualcuno farà “perché non hai fatto la Kasco”, la risposta è che con 54 giorni di noleggio il costo era oltre la metà della franchigia). Veniamo alle cose positive…oggi abbiamo fatto quella che viene definita la passeggiata di un giorno più bella della Nuova Zelanda: il Tongariro Crossing. E’ un percorso di 19,4 km che si snoda intorno ai monti Ngauruhoe e Tongariro, in pratica il monte Fato…Si parte con un tratto abbastanza piano alle pendici del vulcano, per poi salire attorno a due dei crateri che compongono il Tongariro, con una splendida vista del Ngauruhoe. Passati i due crateri (di cui uno attivo…), ti trovi davanti a una serie di laghetti creatisi in conseguenza di vecchie eruzioni e, poco più avanti, un terzo lago più ampio dello stessa origine. In questo punto non sai davvero decidere da che parti girarti tanto il paesaggio è bello: da una parte i laghi, dall’altra i crateri, dall’altra la vallata da “Signore degli anelli”…davvero splendido, a livello della migliore Islanda. Scendendo si incontrano qualche hot springs prima di concludere in un sentiero di 3 km nella foresta. Una discreta sfacchinata, soprattutto per chi, come noi, non è molto allenato, ma fattibile in circa 8 ore di cammino. In pratica una giornata di lavoro…ma qui il tempo è davvero speso bene, di certo fra le migliori 8 ore spese nella mia vita…In precedenza eravamo stati, come detto, a Tuapo a vedere i Craters of the moon (crateri vulcanici che emettono vapori…carino, ma niente di piu’, e una cascata piuttosto anonima) e alle cave di Waitomo, a vedere i glow worms. In pratica sono delle larve che vivono in queste caverne e, a contatto col buio, si illuminano come delle lucciole trasformando la roccia in un ricamo di stelle…assolutamente da provare! Prima ancora eravamo a Rotorua, a vedere il più grosso geyser della Nuova Zelanda, un po' deludente rispetto a quello che vedemmo in Islanda. Per Giuseppe: sì, la strada di Cape Renga è quella che porta sulla punta sperduta in cima alla Nuova Zelanda, dove il Mare di Tasmania e l’Oceano si incontrano. Non so bene cosa faremo domani: dobbiamo andare verso Wellington per imbarcarci per il Sud con l’inizio di marzo. Ieri sera un ragazzo olandese mi ha detto che al venerdì ci sono spesso partite di rugby….mi tenta…c’e’ solo da convincere la Principessa Koala che ora è già collassata dai 20 km di passeggiata. Un tempo si addormentava come un sasso dopo gli straordinari alla Frati…almeno per un po’ la vita può davvero cambiare. Basta crederci.

Ps: ci eravamo ripromessi di creare un album con gli highlights fotografici dal nostro arrivo in New Zealand, ma siamo troppo stanchi. Su http://picasaweb.google.it/HanssSquonk/ ci sono però le foto della passeggiata di oggi.

mercoledì 18 febbraio 2009

Pellegrinaggio....

Siamo a Auckland e il tempo (nel senso di time) e tiranno...fra 6 minuti la connessione cadra'...Quindi saro' telegrafico...oggi abbiamo visto il museo della cultura Maori ed e stato molto piu interessante di Waitangi...ma, soprattutto, ieri e cominciato il pellegrinaggio sui set cinematografici...siamo stati a Karekare (o qualcosa del genere), la spiaggia su cui Jane Campion ha girato Lezioni di Piano. Domani siamo diretti a Hobbitland...non e chiaro se puoi andare da solo nel villaggio o devi pagare un giro organizzato (in questo caso di attaccano...ma tanto passare non costa nulla perche siamo sulla strada). Dopo andremo finalmente a Rotorua. Per chi guarda le nostre strade su streetview, volevo dire che nei giorni scorsi siamo stati a Cape Renga, il CapoNord della Nuova Zelanda, e poi nella Kauri Forest, prima di andare appunto a Karekare e poi Auckland.
Buonanotte a tutti
Gabriele

martedì 17 febbraio 2009

back to auckland

eccoci di nuovo ad auckland...
dopo la spiaggia di karekare dove jane champion ha girato lezioni di piano ...la citta' mi sembrera' ...nient altro che una grossa citta'....
voglio tornare a karekare...!!!!!!!
dove i surfisti cavalcano le onde fino al tramonto !!!

venerdì 13 febbraio 2009

Il trattato di Waitangi

Io conosco un tizio che spesso fa accordi con altre persone. In questi accordi, ci sono interessi discordanti che, a sentire lui, trovano la giusta sintesi. Questo tizio utilizza con estrema abilita' le piu' sottili tecniche interpretative: in pratica lascia tutto il piu possibile nel vago riservandosi il diritto di interpretare a proprio vantaggio ogni piu' dettaglio non del tutto messo a fuoco. E quando cio' non basta, non esita ad aggiugere unilateralmente postille, magari in matita e sul retro del foglio. Ecco, questo tizio, e' un perfetto discendente del trattato di Waitangi. Per chi non lo sapesse, questo trattato fu firmato il 6 febbraio 1840 fra la Corona Inglese e le tribu' Maori, che cedevano la propria sovranita' sul territorio neozelandese alla Corona inglese, ricevendo in cambio diritti e doveri di ogni buon cittadino inglese. Il problema e' che nessuno spiego' bene ai Maori che cacchio significasse cedere la sovranita'...e qui mi fermo. Per chi interessa l'argomento basta una ricerca con google. Cmque ieri mattina siamo andati a vedere i luoghi dove fu firmato il trattato e dove nel 1940 fu festeggiato, con grosso sfarzo, il centenario. Secondo la PravdaPlanet e' una visita obbligata...per me e' stata una chiavica totale. In pratica si pagano 20 dollari di ingresso per vedere qualche quadro di personaggi storici di cui ho gia' dimenticato il nome, camminare in una effettivamente bella foresta, ma per circa 5 minuti e vedere una effettivamente interessante canoa da guerra maori. ah...ci sono poi due edifici dove soggiornarono le delegazioni inglesi e maori che diedero vita ai festeggiamenti del centenario (con tanto di storia del grande benefattore inglese che era un tempo proprietario di queste terre (naturalmente nessuno si chiede a chi le abbia portate via...) e che nel 1932 le dono' alla nazione), un negozio di souvenir e una targa che ricorda la data del trattato con tanto di tre bandiere: inglese, neozelandese e, immagino, Maori. ah...c e anche un piccolissimo teatro dove e possibile assistere a degli spettacoli di cultura Maori (a pagamento). Noi abbiamo scelto uno spettacolo di danza e musica. Ecco..immaginate una situazione paradossale di questo tipo: domani arrivano i marziani. Decidono che a loro interessa il pianeta Terra e, dopo lunghi conflitti, firmano un bel trattato con tanto di postille interpretative. Alla fine si impossessano del pianeta e il nostro ruolo diventa quello di metterci la parrucca in testa e cantare il rock'n'roll per una platea di coglioni di Venere o Giove che ci guardano come dei fenomeni da baracconi. Non sarebbe triste???
Dopo alcune notevoli spiagge, abbiamo pernottato in una fattoria a Broadwood, vicino alla costa nord-occidentale, dove siamo tuttora. Oggi ci siamo rilassati: abbiamo fatto una passeggiata di circa un'ora fra le colline abbastanza simili al Trentino Alto Adige e abbiamo chiaccherato con i proprietari della fattoria. Il mio inglese continua a fare schifo, ma pazienza....

mercoledì 11 febbraio 2009

La terra dalle lunghe nuvole bianche

La Nuova Zelanda è davvero la terra dalle lunghe nuvole bianche, come la chiamavano i Maori. Dopo il tramonto, si muovevano nel cielo come segnali di fumo, sfiorando la luna piena senza coprirla mai. Il clima non è eccezionale: c’è umido e oggi sole e pioggia si sono alternati più volte, anche a distanza di pochi minuti, ma alla sera l’aria ti entra nella pelle come un coltello. E’ la nostra ultima notte nella fattoria: può sembrare banale come definizione, ma Evan e Ada sono davvero due persone eccezionali. Anche se capisco poco quando parlano, trasmettono armonia e ti trattano con una gentilezza al limite dell’affetto. Lui è davvero un personaggio bizzarro: ingegnere di professione e diplomato in studi biblici (come lei) a un certo punto si è stufato del lavoro in ufficio e si è messo a fare il fattore. Fra ieri e oggi l’abbiamo visto al lavoro nella costruzione di un piccolo ponte e alla fine ho pensato a quella vecchia battuta di John Travolta in Pulp Fiction quando dà la mano a Harvey Keitel e dice: sig. Wolf, è stato davvero un piacere vederla al lavoro. Dicevo…domani partiamo. Andiamo verso Bay of Island. Che non è un posto, come sembra dire la PravdaPlanet, ma una zona (una baia, appunto…). Per un po’ abbiamo due compagne di viaggio: Megane e Rafaela, le altre due ragazze che lavorano in fattoria. Le portiamo fino al loro autobus per Cape Reinga, sull’estremo Nord. Di loro parlerò un'altra volta, perché sono mezzanotte e mezza e ho sonno…buonanotte a tutti.
Dimenticavo…. al solito indirizzo http://picasaweb.google.it/HanssSquonk/ ci sono tutte le foto dell’Australia e le prime foto della Nuova Zelanda

lunedì 9 febbraio 2009

Arches Farm Whangerai New Zealand

Sono le 12.25 a.m, e ci stiamo rilassando su un bellissino divano con vista monti, valli e mare all orizzonte.
Data la pioggia oggi nn abbiamo lavorato fuori, cosi ci siamo offerti di preparare il pranzo ..(riso freddo a volonta).
Ieri abbiamo lavorato nella foresta e il nostro compito era quello di estirpare un certo tipo di fiore tossico per le mucche, eravamo sommersi da felci giganti, alberi giganteschi....e il rumore della foresta era incredibile...
gli alberi parlavano...ebbene si...il vento muoveva le migliaia di foglie e felici giganti tanto da formare un cicalio continuo attorno a noi...incredibile..a un certo punto mi sono sdraita su un tronco di albero morto e sono stata ad osservare i pezzi di cielo che si intravedevano attraverso gli alberi incrociati tra di loro...
tutto attorno ..solo la foresta viva e noi due...
mi sono sentita un puntino e nn sarei piu uscita anche se dopo due ore di estirpaggio eravamo un po stanchi..
L altro giorno invece abbiamo scavato una fossa lunga circa 4 metri profonda 25 cm e larga 30 cm...sotto il sole bollente...
E' stato faticoso ...serviva per una specie di drenaggio..infatti in quel buco andavano messe delle pietre in modo da formare un ponte...
Mmh..forse nn sono stata chiara ma...e' stata dura..parecchio...!!!
Il clima qui e' umido e sub tropicale...al contrario di quello della australia che e' bollente e arido.
La vegetazione e' incredibilmente rigogliosa e montana...assomiglia a un Islanda con gli alberi e enormi ombrelli di felci che sembrano palme!
Ieri siamo stati ad una spiaggia Ocean Beach....il mare era molto mosso ma i surfisti imperterriti continuavano a cercare la loro onda perfetta....
Un po' di foschia nascondeva le montagne cicostanti ...e tutto aveva un aria mistica ma allo stesso tempo "rough"...nn riesco a trovare il termone esatto in italiano ..forse tempestoso e aspro...
Bhe...incredibilmente vivo e affascinante..
Ok ragazzi vi devo salutare ....

domenica 8 febbraio 2009

Nuova Zelanda

A chi capita di viaggiare in luoghi con paesaggi differenti da quelli nostrani probabilmente sa che una delle sensazioni più piacevoli è il senso di familiarità per un mondo fino a ieri sconosciuto che lentamente affiora. E' quello che è accaduto a me nei primi tre giorni qui. La Nuova Zelanda non è l'Australia. E' molto più lontana di quello che molti europei pensano (tre ore e mezza di volo da Melbourne, più o meno lo stesso tempo per un Milano-Reykjavik, per intenderci) e, soprattutto, molto piu' verde. Mentre guidavamo verso la fattoria dove ci troviamo ora, a poco piu' di 150 km a Nord di Auckland, cercavamo un confronto con altri luoghi. Il paesaggio è simile alle Alpi Trentine, se non fosse per l'Oceano che spesso fa capolino all'orizzonte e per le felci che richiamano invece quel clima sub-tropicale che si legge nelle guide. Rispetto all'Australia non ha animali pericolosi, a parte un paio di ragni velenosi (importati dai vicini...) piuttosto rari e questo quando si cammina nella foresta è onestamente tranquilizzante. Fino a dopodomani siamo fermi in questa fattoria, con attorno un bosco che sembra non finire mai e un orizzonte a strati...alberi, montagne, acqua. Poi partiamo verso Bays of Islands, a caccia di spiriti Maori. Qui finalmente abbiamo internet gratis. Forse stavolta le foto le postiamo davvero.....