domenica 24 maggio 2009

L'aria sporca di Reykjavik

Qualche giorno fa è arrivata la notizia che l'aria di Reykjavik è sporca. Almeno così ci è stato riferito dai nostri padroni di casa durante la chiacchierata durante un pranzo. Sembra che il forte vento proveniente dall'Europa abbia importato, oltre a prodotti finanziari tossici, anche una buona dose di smog. Ero davvero curioso di sentirla col mio naso e i miei polmoni la sacca di aria sporca che avrebbe insozzato quella che ricordava come una delle capitali più vivibili del globo. Quando venerdì scorso abbiamo approfittato del nostro giorno libero per andare a rinnovare il permesso di soggiorno di Janis ho avuto la conferma di quello che pensavo: il concetto islandese di smog è lontano anni luce da quello italiano. Certo, rispetto al nostro fiordo l'aria di Reykjavik è sporca. La tangenziale in ora di punta è affollata, nel porto si sente odore di porto e qualche fabbrica c'è (in realtà ce n'è una anche vicino a noi...una fabbrica di alluminio che deturpa l'intero fiordo, tranne le nostre finestre che la coprono grazie a una sporgenza di roccia che pare studiata ad hoc). Ma se questo è smog, la IES è l'impatto KT che ha causato l'estinzione dei dinosauri! Questo relativismo non so come interpretarlo: da un certo punto di vista mi tranquilizza. Gli islandesi sono talmente abituati all'aria pulita che basta poco per irritarli. Ma temo che l'effetto possa essere anche l'inverso: sono talmente abituati all'aria pulita che potrebbero finire col darla per scontato. Anche se in Italia non se ne parla (anzi, se provi a farlo come feci una volta io in un newsgroup quando iniziò la crisi finanziaria islandese ti prendono per paranoico), il patrimonio naturale di quest'isola è in pericolo. La disocuppazione è in aumento costante (eravamo allo 0,3% l'anno scorso, quasi piena occupazione), ora siamo al 10 dopo aver toccato il 12. Qui mi dicono che tanta gente ha problemi a pagare i propri debiti perchè ha contratto mutui in euro, ma alla fine del mese incassa corone. Chi ha investito in borsa, ha perso tutto o quasi. Vai a Reykjavik e vedi facce sorridenti, ma probabilmente il problema della perdita di benessere c'e' e la tentazione di provare uno sviluppo industriale che permetta una risalita dell'economia in tempi brevi è più che un'ipotesi. A breve si comincerà a cercare il petrolio in mare, nella parte NOrd-Est, non tanto distante dove venne costruita la diga della discordia (chi non sa di cosa sto parlando http://savingiceland.puscii.nl/?language=it ). Il progetto di ampliare la produzione d'alluminio è attivo da tempo, così come la costruzione di altre dighe (appaltate a Impregilo, perchè noi italiani, si sa, se c'è da deturpare non vogliamo essere secondi a nessuno). Non so se il cambio di vento politico sarà sufficiente per tenere conto della questione ambientale (anche se il partito ambientalista è uscito molto rinforzato da queste elezioni...ma per quanto? E poi...saranno ambientalisti seri o come i nostri???). E in più c'è la questione conquista del Polo, con la Russia di Put-in (nel cul), in affari con esponenti del vecchio governo, e che da tempo ha messo gli occhi sull'Islanda...c'era un progetto di una raffineria nei Fiordi Occidentali, ma onestamente non ho altre notizie al riguardo...Insomma, per quel poco che ne so e ne ho capito, la natura selvaggia per cui oggi l'Islanda è famosa, quella natura di cui io e Janis siamo innamorati è tutt'altro che scontata. Il cambiamento non sarà certo in un anno o due, ma se in Italia è bastato mezzo secolo per deturpare tutto il deturpabile, io ammetto che un po' di preoccupazione la provo. Ora però spengo il pc ed esco fuori a respirare....Buon week end a tutti!

2 commenti:

  1. Io nn sono cosi pessimista...credo in questa terra stupenda...credo nella sua gente e per adesso voglio solo godermi questo magnifico paesaggio sul mare che vedo tutti i giorni dalla finestra.
    W L Islanda!!!! i suoi colori, i suoi profumi, il suo vento la sua selvaggia bellezza alla quale e' impossibile nn rimanerne completamente stregati!!!

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  2. Ciao Gabri, com'è l'aria di metà giugno? Quante ore di luce ci sono adesso lì?
    Qui a MN stranamente, dopo una settimana di stra-afa a fine maggio, ci siamo stabilizzati su un meteo da farci la firma: caldo ma ventilato, con cieli limpidi qua e là.
    Baci
    Simo

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